come riconoscere i campanelli d’ allarme in gravidanza
La gravidanza non è solo l’ attesa di un bambino, ma anche una serie di cambiamenti psico-fisici ad essa connessi. Circa la metà di tutte le donne incinte ha avuto esperienza di nausee mattutine oppure di vomito nel primo trimestre. Spesso si hanno anche sbalzi d’umore, disturbi del sonno, mal di schiena e gonfiore dei piedi, tutti disagi comuni associati con la gravidanza. Se alcuni sintomi sono normali in gravidanza, altri possono destare preoccupazioni e paura. Cerchiamo di capire insieme allora quali sintomi dovrebbero essere portati all’attenzione del medico per garantire la sicurezza di se stessi e del vostro bambino. Scopriamo come riconoscere i campanelli d’ allarme in gravidanza:
tra la diciassettesima e la diciottesima settimana, la maggior parte delle madri iniziano a sentire il loro bambino muoversi, i movimenti del bambino diventano più forti alla ventiquattresima settimana circa. Molte donne incinte possono anche notare che i loro bambini sono più attivi in determinati momenti della giornata, siccome il feto inizia adattarsi a un più regolare ciclo sonno-veglia. Ma se i movimenti del vostro bambino hanno rallentato improvvisamente o si sono fermati di colpo e magari non avvertite movimento per ore, consultare immediatamente il medico. Una lunga assenza di movimento può segnalare liquido amniotico basso, il che può significare semplicemente disidratazione, ma anche una rottura nel sacco amniotico, quindi è importantissimo farsi controllare. Anche episodi di spotting e sanguinamento, non dovrebbero essere presi sotto gamba, anche se potrebbe significare che l’ embrione si sta impiantando nell’ utero. Potrebbe però indicare anche qualcosa di serio, come un aborto spontaneo, un distacco di placenta o una placenta previa. La febbre può essere associata ad una serie di ragioni che vanno dalle infezioni renali alla polmonite. Indipendentemente dalla causa, una febbre durante la gravidanza deve essere sottoposta all’ attenzione del medico.