Come evitare la toxoplasmosi in gravidanza
Evitare la toxoplasmosi in gravidanza e non, è facilissimo! Il Toxoplasma gondii è un parassita intracellulare piuttosto raro. E’ stato chiamato gondii perché è stato isolato, per la prima volta, dall’organismo di un roditore tipico del Nord Africa, il gondi. Dopo queste prime nozioni in stile Superquark, passiamo subito a vedere come evitare la toxoplasmosi in gravidanza.
Alcuni autori l’hanno definita “l’infezione materna“, vediamo come può essere acquisita:
- mangiando carne cruda o poco cotta. Statisticamente, le carni che contengono la cisti del Toxoplasma sono quelle di maiale, d’agnello o di coniglio.
- venendo a contatto con animali domestici infetti o sporchi di letamene. Statisticamente i gatti, è per questo che alle donne in gravidanza è sconsigliato di pulire la lettiera del gatto.
Il parassita agisce attraversando la membrana placentare e infettando il feto. La sua azione causa danni cerebrali distruttivi come la calcificazione intracranica e danni agli occhi (corioretiniti) con conseguenze che si configurano in un quadro clinico di deficienza mentale, microftalmia e idrocefalo. L’infezione, se manifestata nei primi mesi di gravidanza, potrebbe portare alla morte del feto.
Come evitare la toxoplasmosi in gravidanza, le regole
- fare le opportune analisi cliniche per scongiurare la presenza di infezioni congenite
- tenere lontani cani, gatti, conigli, criceti e altri non animali domestici o che escono da casa
- evitare di mangiare carni poco crude, consiglio valido per tutta la vita e non solo per le fasi della gestazione
- evitare l’uso di latte non pastorizzato
- consumare esclusivamente uova ben cotte
a cura di Anna De Simone